A partire dalla costituzione dell’Associazione abbiamo inaugurato una riflessione costante sul tema delle tradizioni popolari e delle società tradizionali raccontate nel teatro contemporaneo, che hanno trovato spazio nelle rappresentazioni messe in scena nelle varie edizioni del Pisa Folk Festival e dell’Autunno in Folk. In particolare ci siamo concentrati non tanto sul teatro popolare in senso stretto, ma sulle produzioni più interessanti degli ultimi anni che hanno dato voce alle condizioni sociali, politiche, economiche e culturali di alcune delle regioni più importanti italiane.
Partendo dalle storie di donne e uomini abbiamo viaggiato nella Sicilia di Tindaro Granata che con Antropolaroid riprende la tradizione del Cunto, riscrivendo e reinterpretando le storie della sua famiglia intrecciandole ad episodi di cronaca avvenuti nel paese di nascita dell’attore. La tradizione, quella toscana dell’antica tecnica popolare dei canti in maggio, è stata rivisitata dalla compagnia pisana Sacchi di Sabbi che hanno portato in scena il loro Piccoli Suicidi in Ottava Rima, lavoro di ricerca sulla parodia condotto in collaborazione con la storica Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” di Buti.
Il nostro percorso è proseguito poi nel basso Salento con lo spettacolo Iancu dei Cantieri Teatrali Koreja, racconto di una giornata in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento e dove la riscoperta del dialetto salentino occupa un posto centrale nella narrazione. Abbiamo poi attraversato la penisola per giungere al Nord, in Veneto, in quel nord-est così noto per la sue efficienza e produttività, ma non privo di contraddizioni e non così diverso dal Sud, come raccontato da Marta dalla Via nel suo esilarante Veniti Fair. Ed infine siamo sprofondati nelle viscere di una Bari Vecchia ancestrale, dolorosa, violenta e volgare raccontata magistralmente dalla Compagnia Fibre Parallele nella loro emorragia celebrale Furie de Sanghe.
Ci prepariamo ora ad approdare nella Calabria archetipa di Saverio La Ruina del suo fortunatissimo Dissonarata.
A partire dalla costituzione dell’Associazione abbiamo inaugurato una riflessione costante sul tema delle tradizioni popolari e delle società tradizionali raccontate nel teatro contemporaneo, che hanno trovato spazio nelle rappresentazioni messe in scena nelle varie edizioni del Pisa Folk Festival e dell’Autunno in Folk